Ginecologia Ostetricia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana
Dr. Alessandro Finelli MD- PhD Tel. +39-0817807943 email : dr.alessandrofinelli@yahoo.com




Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Dipartimento di Ginecolologia Ostetricia e
Fisiopatologia della Riproduzione Umana
Tesi di Laurea
Tesi Dottorato di Ricerca
Anno Accademico 2003-2004
Discussione 2005
Relatore
Chiar.mo Dr. Alessandro Finelli MD- Phd
RUOLO DEI RECETTORI LH-RH AGONISTI
NELLA FIBROMIOMATOSI UTERINA
- INTRODUZIONE
La fibromiomatosi uterina , ovvero i leiomiomi uterini dal momento che istopatologicamente in genere prevale la componente muscolare liscia dell’organo su quella connettivale di tipo fibroso , rappresentano la principale causa di isterectomia totale nelle donne in età fertile con relativa gravissima perdita della CAPACITA’ A PROCREARE.
Epidemiologicamente la affezione prevale nelle donne in età fertile ( 20-26%) e tende a regredire nelle donne in post-menopausa a dimostrazione che trattasi di una patologia cronico-degenerativa (neoplastica ) benigna che trova nella estrogeno - dipendenza un suo importante momento PATOGENETICO.
La sua estrogeno dipendenza (1-2-3-4-5-6-7-8-9-10) avvalorata oggi da numerosi studi controllati biomolecolari e clinici apre nuovi orizzonti alle ipotesi di trattamenti conservativi , alternativi a quelli chirurgico \ ablativi .
In vero , soprattutto nelle donne più giovani , problematiche di ordine medico - legale ( ex art 583-585,590c.p. : la isterectomia totale in donna in età fertile se non coerentemente e\o correttamente indicata e clinicamente giustificata può essere da qualche iniquo giuristaconsiderata lesione personale GRAVISSIMA considerata la logica conseguenza clinica che essa comporta ovvero la suddetta perdita della capacità a procreare ) già da tempo hanno spinto i chirurghi addomino - pelvici e ginecologia porre indicazioni più selettive e\od proporre interventi più conservativi di tipo resettivo \ ablativo parziale ( miomectomie ) che tuttavia non consentono di ottenere quel GOLD STANDARD propugnato da chi propone presidi terapeutici di tipo medico - conservativi quali l’utilizzo degli agonisti dei recettori dell’LH-Rh ( Buserelin , Goserelin [Zoladex] ICI - 118630 etc...) (11) ovvero dei farmaci antiestrogeni , per ottenere una sorta di CASTRAZIONE FARMACOLOGICA TEMPORANEA
Se le MIOMECTOMIE o meglio le LEIOMIOMECTOMIE consentono anche senza l’ausilio di presidi farmacologici adiuvanti di lunga durata , in casi selezionati ( leiomiomi singoli e\od < a tre di numero ? , di piccole dimensioni < a cinque cm. di diametro) , di ottenere il risultato terapeutico relativamente preservando la capacità a procreare delle pazienti ( tali pazienti è comunque preferibile che dopo l’intervento non portino a termine più di due gravidanze e che espletino un parto distocico con taglio cesareo pilotato onde evitare quali complicanze le frequente rottura spontanea di utero ) , d’altro canto i trattamenti conservativi farmacologici antiestrogenico (tamoxifene ) inducendo una castrazione farmacologica ( 5 ) non consentono sempre di preservare la capacità a procreare di donne generalmente giovani ed in età fertile , pertanto tali farmaci ritornano utili per la terapia adiuvante preoperatoria ( 20 mg. Pro die per tre - sei mesi ) nelle donne candidate alla miomectomia.
Dunque se la isterectomia semplice ( totale ) eventualmente associata ad annessiectomia , come raccomandato dalle scuole anglosassoni , statunitensi etc....( Clarke , 12 -13 etc....) per la profilassi del cancro ovarico molto frequente epidemiologicamente nelle donne con patologie ormone correlate [ iperestrogenismo = ca mammella , displasie mammarie ( 14-15-16-9-17) Ca ovarico , Ca utero ) , rappresenta il trattamento di scelta nelle poche pazienti in post menopausa con fibromiomatosi uterina non involutiva e\o sintomatica ( metrorragiche) ; invece l’utilizzo degli agonisti recettoriali dell’LH-RH rappresentano il GOAL TERAPEUTICO nelle donne in premenopausa affette da LEIOMIOMI UTERINI ( 11) .
La sottile ma profondamente sentita problematica ( con risvolti medico legali ) clinico - terapeutica di ginecologi e chirurghi addominali coma sopra esposta suggerisce ed orienta internisti endocrinologi , chirurghi ginecologici , farmacologi ,oncologi e patologi biomolecolari così da indirizzarli verso studi approfonditi e multidisciplinari dei recettori LH-RH finalizzati a definirne il loro ruolo fisiologico , fisiopatologico e patogenetico nella fibromiomatosi uterina nonché a delinearne in studi clinici controllati di fase II e III la farmacodinamica ed efficacia clinica degli agonisti recettoriali del fattore di rilascio ipotalamico (Lh-Rh Luteinizing Hormone releasing factor ) della gonadotropina ipofisaria ( Luteinizing hormone ) .
Pertanto oggetto ed obiettivo di tale trattazione sono rappresentati proprio dalla valutazione del Ruolo svolto , allo stato attuale , dagli agonisti recettoriali del Lh-Rh in quella che epidemiologicamente è considerata tra le più frequenti patologie benigne che portano le donne in età fertile in sala operatoria dove subiscono una mutilante isterectomia totale con perdita della CAPACITA’ GENERANDI (?*) GESTANDI(?**) e PARTURIENDI: LA FIBROMIOMATOSI UTERINA.
(*) : Non da tutti i ginecologi e medici legali riconosciuta oggi considerata la evoluzione delle TECNICHE DI FECONDAZIONE ASSISTITA etc........ ;
(**) casi in letteratura SCIENTIFICA riferiti di gravidanze extrauterine portate a termine in sperimentazione animale ( ratti e conigli) e clinica : gravidanze in donne transessuali ........!!!!!!!!!
- RECETTORI LH-RH ED AGONISTIRECETTORIALI
Tecniche immunoistochimiche (RIA test, ELISA, radioimmunologiche , immunoenzimatiche etc....) [2-18-19-20-21-22-23] , già da tempo hanno consentito di identificare la presenza di recettori LH-RH (luteinizing hormone releasing hormone) di natura peptidica sul bilayer fosfolipidico delle cellule DELTA dell’anteroipofisi ( adenoipofisi) produttrici e secretrici di gonadotropine le quali immesse in circolo raggiungono le cellule TARGET ( bersaglio ) dei tessuti periferici responder.
Elevati livelli plasmatici di estrogeni prodotti nella prima fase del ciclo mestruale delle donne in età fertile ( fase proliferativa del ciclo mestruale ) dalle cellule della teca esterna del follicolo di Graaf in via di maturazione oltre che agire a livello periferico c\o i tessuti target ( endometrio = proliferazione mucosa , ovaio = maturazione del follicolo di Graaf ) agiscono anche a livello centrale e specificamente a livello dell’ipotalamo dove stimolano la secrezione del releasing factor del LH che , immesso nel circolo portale ipofisario legandosi agli specifici recettori ipofisari delle cellule elta , inibisce la secrezione di FSH ( Follicle stimulating hormone ) che sostiene il picco estrogenico e stimola la secrezione di LH , gonadotropina che sostiene il picco ovulatorio ovvero favorisce col picco estrogenico lo scoppio del follicolo di Graaf , la trasformazione delle cellule della teca e granulosa del follicolo in corpo luteo che a sua volta producendo progesterone garantisce la 2^ fase del ciclo mestruale ( secretoria o deciduale ) [24-25-26-27-28]. Di recente con la tecnica della preparazione delle membrane descritta da Marinaccio ed altri [1] si è potuta determinare la presenza di recettori LH-RH anche a livello periferico c\o cellule endometriali , miometriali ma anche di leiomiomi uterini etc... [24-29-30] . Utilizzando inoltre neurormone marcato con tritio (H3-LH-RH) in maniera originale l’autore ha potuto anche determinare e quantificare la specificità e l’affinità di tali recettori periferici per gli agonisti recettoriali (GOSERELIN) .
Tali recettori di membrana diversi da quelli intracitoplasmatici (citosolici) specifici per gli ormoni steroidei ( estrogeni e progesterone ) [3-31-32-18-33-34] sembrano svolgere un ruolo fisiopatologico e patogenetico determinante nella Leiomiomatosi uterina .
Analoghi studi condotti da Wiznitzer [35]con tecniche di legame e WESTERN BLOT hanno evidenziato la presenza nelle frazioni di membrane di cellule di leiomioma uterino di almeno due siti di legame ( receptors ) per un altro agonista recettoriale dell’LH-RH (BUSERELIN) dei quali uno presenterebbe anche una elevata affinità di legame espressione di rilevante attività biologica del recettore come dimostrato da Clayton [23-36].
Gli studi del Clayton hanno ben delineato i meccanismi di trasduzione e mediazione intracellulare svolti dai recettori delle gonadotropins releasing hormone ipotalamici , sia alivello centrale che periferico . Pertanto a tale autore ed ai suoi studi [ 25-36-28 etc...] si devono attribuire i meriti di un ruolo importante nella definizione della farmacodinamica ( meccanismo di azione terapeutico del farmaco ) degli agonisti recettoriali del LH-RH .
Tali recettori ,presenti anche sulle cellule di Leydig [36-37-38-28] e cellule di neoplasie dell’apparato uropoietico ( prostata , vescica ) [35-39-40] , di mammella [15-16-17-41-42] , quando stimolati da agonisti recettoriali ( endogeni e\o esogeni ) sembrano agire con meccanismo di trasduzione intracellulare mediato dall’adenilato ciclasi con cui si attiva la formazione di c-AMP a partire dall’ATP che fungerebbe da mediatore intracellulare inibitorio sulle cellule target ( inibizione di sintesi di Estradiolo - Testosterone ; inibizione dei processi di replicazione cellulare ) [9-27-29-43-44-45-46-47-48].
Pertanto gli agonisti recettoriali del LH-RH esplicherebbero la loro azione sui tessuti neoplastici TARGET ( Ca prostata , leiomiomi , Ca mammella etc...) con un meccanismo inibitorio diretto dei processi di replicazione cellulare e con meccanismo indiretto inibitorio della sintesi e secrezione degli ormoni steroidei da cui dipenderebbero i Tumori [9-30-43-44-45-46-47-49 ].
A tale uopo bisogna ricordare che sostanzialmente diversi sono i meccanismi di trasduzione e mediazione intracellulare degli ormoni steroidei ( estradiolo e testosterone ) c\o le cellule tumorali ormone - dipendenti .
Studi in vitro evidenziano che l’azione mitogena degli ormoni steroidei sarebbe trasdotta tramite recettori citosolici [3-18-31-32-33-34] con cui essi formerebbero complessi i quali a loro volta , riconosciuti da recettori nucleari , traducono il messaggio tramite la trascrizione di m-RNA che codificano per la sintesi (traduzione ) di molteplici fattori di crescita che mediano la risposta cellulare quali : l’EGF (fattore di crescita epidermico ) [1-2-17-43-50] IL-G8 [19] PGF ( fattore di crescita piastrinico derivato dell’EGF Epidermal Growth Factor ) e fattori insulin - Like . Inoltre il frequente riscontro di aberrazioni cromosomiche a carico del cromosoma 14 delle cellule di leiomioma , che codifica per la subunità B del TGF ( Transforming Growth Factor ) suggerisce il coinvolgimento del gene che codifica per tale fattore peptidico con funzioni onco - soppressive [1-43]
- ANALISI DELLA LETTERATURA[MATERIALI E METODI]
Ulteriore obiettivo della presente trattazione è quello di effettuare una analisi inferenziale statistica relativamente ai dati dei risultati riportati dalla più recente letteratura scientifica in merito alla efficacia clinica (studi di sperimentazione clinica in fase III) ed al ruolo svolto dai recettori LH-Rh agonisti nella leiomiomatosi uterina. A tale uopo si è effettuata una ricerca bibbliografica tramite banca dati telematica della medline ( Pub -Med) [1-9-21-44-45 ; 51-57]
I dati dei risultati della letteratura scientifica sono stati confrontati e l’analisi inferenziale statistica dei dati è stata effettuata tramite il test del Chi quadrato (2 - Who square test) conferendo al\ ai test\tests da 1 a 4 gradi di libertà in funzione del numero dei campioni appaiati da confrontare .
Per la valutazione dei livelli della significatività statistica dei risultati del \ dei test\s eseguiti si è considerato risultato statisticamente significativo un calcolo della probabilità ( intesa quale frequenza relativa con a quale un particolare fenomeno naturale si verifica in una serie di eventi che riproducono il medesimo fenomeno) P <0.05.
L’analisi inferenziale è stata eseguita su valori numerici dei campioni e non sulle medie e\o proporzioni come previsto dal 2 test ed applicando il coefficiente di correzione di Yates sec . il teorema di Cochran laddove si riscontrano più di due valori numerici dei campioni < 5 ovvero una frequenza degli attesi con uno o più valori < a 5. [ Armitage - Colton 58-59] .
- RISULTATI
I risultati più salienti della ricerca bibliografica e dell’analisi statistica inferenziale dei dati riportati dalla letteratura selezionati con la presente trattazione possono essere succintamente riassunti e commentati rifacendosi alle tabelle I - VII di seguito riportate .
Perl [51 TAB I ] col suo brillante lavoro del 1987 sottopone a studio clinico di fase III per la valutazione dell’EFFICACIA CLINICA , e dunque il RUOLO CLINICO , degli LH-RH Agonisti recettori 10 donne mestruate con 20 noduli leiomiomatosi somministrano loro per tre mesi il Triptorelin .
Dal suo studio emerge così il ruolo svolto dal farmaco e dai suoi recettori a cui si lega ( Lh - Rh Agonist receptors ) nell’approccio terapeutico della leiomiomatosi uterina ; infatti egli ha potuto rilevare un successo terapeutico in otto delle sue pazienti ( tre pazienti con remissione totale della malattia e cinque pazienti con riduzione del volume dei noduli pari o superiore al 40 %) di contro a soli due casi di insuccesso terapeutico ... .
Gli Studi di Maheux [ 52-53 TAB I ] pubblicati invece nel 1985 e 1987 sono ancora più suggestivi e chiarificanti del ruolo clinico - terapeutico svolto dai recettori agonisti Lh-Rh nella leiomiomatosi uterina .
Tale autore col suo primo studio clinico di fase III valuta dieci donne con dodici noduli leiomiomatosi dal volume di 7.5 - 420 cc (media 112.6 +Ds 39.4 cc) sottoposte a terapia con LH-RH Agonisti (Buserelin con iniezione sottocutanea di 200 gr x 3 pro die per 1 settimana = 600 gr \ die e poi 500 gr \die x 6 mesi ) con cui ottiene sette risultati positivi terapeutici ( 2 leiomiomi scomparsi ovvero di dimensioni ridotte a meno del 25% e 5 remissioni con leiomiomi di dimensioni ridotte a meno dell’80 % del valore iniziale ) di contro a soli tre risultati negativi (un paziente non responder e due remissioni con volume dei leiomiomi ridotte a meno del 65-50 % dopo due mesi di terapia per poi dare recidiva con ripresa di malattia e volumetria dei leiomiomi pari al 75-100% del volume iniziale ) .
Più suggestivo invece è il lavoro datato 1987 dello stesso autore che sottopone nove pazienti con leiomiomi uterini alla stessa terapia con Buserelin ma cambiandone approccio terapeutico e strategia di somministrazione ossia somministrandolo per sei mesi per via sottocutanea prima e poi per via intranasale così da ottenere remissione della malattia in tutte le sue pazienti che presentavano al termine del trattamento una riduzione del volume dei leiomiomi con una media del 71% .
Di rilievo scientifico per il suo approccio metodologico clinico - scientifico è anche il lavoro pubblicato da Costantini [54 TAB. I] nel 1990 . Tale autore col suo studio clinico CONTROLLATO di fase III ( studio della efficacia clinica degli Lh-Rh Agonisti recettori ) randomizzato presenta quale suo unica pecca quella di utilizzare in maniera comparativa due farmaci , il Goserelin ed il Buserelin in 42 donne affette da FIBROSI Uterina e non Leiomiomatosi ovvero affette da miomatosi uterina a prevalenza connettivale e non leiomiomatosa .
Comunque l’autore con arguzia metodologica inizia il trattamento delle pazienti in fase luteinica del ciclo mestruale e lo protrae per 12 mesi suddividendo le pazienti in due gruppi o campioni di studio .
I risultati dal Costantini riportati dopo sei mesi di terapia ed analizzati statisticamente in maniera inferenziale sono riportati in tabella I bis .
Sostanzialmente egli non rileva differenze statisticamente significative nei risultati terapeutici ottenuti con l’utilizzo dei due diversi farmaci . Risultati terapeutici che lui riferisce svanire \ regredire dopo la sospensione della terapia ai controlli clinici e laboratoristico - strumentali ( controlli clinici , endocrinologici ed ECO-Tomografici ) .
Golan [ 55 TAB . I ] nel 1989 riporta anche Egli interessanti risultati scientifici nella letteratura internazionale . Il suo campione di studio consta di 26 pazienti mestruate con leiomiomi uterini( range 22-52 anni) ; il farmaco da tale autore sperimentato è il Triptorelin nella formulazione Long - acting somministrato intramuscolo in microcapsule di 3.2 mg ogni mese per sei mesi .
Cinque pazienti reclutate nel suo studio clinico sperimentale in fase III erano infertili ; tutte le pazienti prima di entrare nello studio erano sottoposte ad un rigido protocollo diagnostico che prevedeva biopsia endometriale , ECT ( ecotomografia ) di utero e lesioni miomatose nonché MOC ( mineralometria ossea computerizzata) .
Durante il trattamento medico conservativo venivano sottoposte a controlli laboratoristico - strumentali consistenti in ecotomografia pelvica e dosaggio ormonale .
I risultati del suo studio risultano estremamente interessanti e di rilievo scientifico in quanto in 25 pazienti con tale protocollo terapeutico egli ottiene una riduzione del volume di utero e miomi statisticamente significativo ( P value < 0.05 ) con picchi di riduzione massimo dopo 4 mesi di terapia .
Una sola paziente non presentava risultati statisticamente significativi (P value > 0.05 ) ai controlli clinici (laboratoristico strumentali ) .
Lo studio si distingue perché mette in evidenza il substrato psicologico delle pazienti affette da leiomiomatosi uterina e nel contempo gli effetti collaterali che tali trattamenti conservativi comportano e pertanto influenzano la COMPLIANCE delle pazienti alla terapia conservativa e non chirurgico - ablativa della malattia .
Infatti l’autore riporta una riduzione ( osteorarefazione ) della MOC nel corso della terapia da lui proposta in tutte le pazienti anche se non statisticamente significativa , ma minori effetti collaterali quali flushes cutanei , distpareunia (coito doloroso ), spotting vaginale , lombalgia e nervosismo ; effetti collaterali indotti dal ricorso a tali trattamenti farmacologici conservativi che nel Geniale approccio clinico terapeutico dell’autore (microcapsule Long - acting intramuscolare ) scompaiono 6 settimane dopo la prima iniezione intramuscolare laddove in molti altri approcci terapeutici comportano una scarsa compliance delle pazienti e dunque un elevato Drop - out di pazienti dagli studi e\o trattamenti conservativi con donne affette da leiomiomatosi uterina che optano per il trattamento chirurgico come è avvenuto soltanto in due casi dal Golan descritti col suo studio .
Infine di certo e rilevante valore scientifico sia per approccio metodologico clinico - scientifico sia per qualità dei risultati risultano i lavori proposti in letteratura scientifica relativamente di recente dal Puzigaca e dal Letterie [ 56-57 TAB. I] rispettivamente del 1984 e del 1989.
Il primo è sicuramente un suggestivo di coorte (casi - controlli) in cui si sottopongono a trattamento ( casi ) 22 donne affette da leiomioma uterino di età media 42 anni +(DS) 2.5 .
L’agonista recettore LH-RH utilizzato dall’autore è stato il Buserelin somministrato per 6 mesi somministrato al dosaggio di 1200 gr intranasi per i primi 2 mesi e poi 900 gr per i successivi 4 mesi di terapia .
La valutazione clinico - strumentale ed il monitoraggio del trattamento è stato effettuato tramite esami ecotomografici eseguiti uno in fase pretrattamento , uno ogni 2 mesi durante il trattamento ( per un totale di tre in trattamento ) ed uno ogni 2 mesi dopo la sospensione del trattamento ( per un totale di tre dopo la sospensione della terapia ) con un totale di 7 ecografie pelviche peri ed intra - terapia.
I controlli sono stati eseguiti in 14 donne non sottoposte ad alcun trattamento ed anche in esse la valutazione comparativa è stata effettuata tramite esame ecotomografico per 6 mesi .
I risultati del Puzigaca incontrastabilmente non sono da commentarsi ma si comprendono da se stessi ; egli infatti riporta una TOTALE risposta positiva nei 22 casi trattati dove riferisce di una riduzione del volume dei tumori e dell’utero dopo trattamento rispettivamente al 54.6e 41.89 % ed un incremento dei volumi dopo la sospensione della terapia in maniera statisticamente significativa ( P value <0.03) . Invece in tutti i suoi 14 controlli al monitoraggio ECT si assisteva ad un incremento volumetrico di utero e tumori statisticamente significativo ( P value < 0.05)
Analoghi incontrastabili risultati clinici riferisce di averli ottenuti il Letterie col suo studio clinico di coorte eseguito su 19 pazienti donne con leiomioma uterino ; i controlli tale autore nel suo studio li ha eseguiti diligentemente sulle stesse pazienti trattate dopo sei mesi di sospensione della terapia . terapia eseguita con Gonadorelin per sei mesi somministrato sottocute al dosaggio di 4gr \ Kg \ die.
Il monitoraggio delle pazienti prima e dopo la sospensione della terapia conservativa con LH-RH agonisti recettori ( studio caso \ controllo) è stato eseguito tramite valutazione clinica e strumentale ( ECT) della volumetria uterina e tramite dosaggio ormonale ( E2, Lh , FSH ) .
Desensibilizzazione ipofisaria viene descritta da tale autore in tutte le pazienti trattate dopo tre settimane di terapia ( 21 giorni ) ed in 18 su 19 pazienti tale desensibilizzazione permane per tutta la durata della terapia .
Dopo trattamento conservativo medico con Gonadorelin egli descrive un decremento volumetrico dell’utero statisticamente significativo ( P <0.05) in tutte le pazienti [ ( 207.5 +152.7 ml ) Vs (420.6 +276.4ml) ]
le pazienti lamentano anche in tale studio con tale trattamento effetti collaterali quali flashes (aura) , dispareunia e cefalea transitoria . Al termine del trattamento e del Follow up ( controllo di coorte ) si rilevava ripresa della malattia in tutte le pazienti con incremento volumetrico dell’utero ( 354.4 +195.7 ml) .
I risultati dell’analisi inferenzialestatistica , oggetto di studio sperimentale clinico della presente tesi di laurea , rappresentano l’originalità scientifica e metodologica sperimentale della presente trattazione . essi sono chiaramente rilevabili dalle Tabelle II - Vii e rappresentano motivo di discussione dell’elaborato ( tesi di laurea ) di cui di seguito .
- DISCUSSIONE
Emerge incontrastabilmente dalle tabelle II - VII che l’autore ha potuto con perizia analitica statistica e diligenza sperimentale effettuare una valida valutazione comparativa inferenziale dei dati riportati dalla letteratura scientifica circa il merito dell’utilizzo clinico dei recettori LH-RH agonisti per il trattamento della leiomiomatosi uterina .
In tabella II possiamo osservare come l’autore effettua la comparazione analitica inferenziale tramite test del c2con due gradi di libertà tra i risultati riportati in letteratura dal Perl e quelli del Maheux .
Il confronto tra le casistiche dei due autori che utilizzano il triptorelin ed il buserelin per il trattamento delle loro pazienti affette da leiomiomatosi uterina non ha evidenziato differenze statisticamente significative nei risultati ( P = 0.21 . > 0.05 ) malgrado il \ i farmaco\i sia stato utilizzato dai due autori con diversi strategici approcci terapeutici ( tipi di somministrazione ) .
Con la tabella III invece l’elaborato della tesi con diligenza e perizia analitica inferenziale , sempre ricorrendo al test c2questa volta conferendogli 4 gradi di libertà ,confronta i risultati riportati in Tab. II con i controlli effettuati con i loro lavori dal Letterie e dal Puzigaca ; il test evidenzia che sussiste una sostanziale differenza statisticamente significativa ( P<0.01 ) tra i risultati riportati dal Perl e dal Maheux , i cui lavori mancano di un parametro di controllo come paragone , ed i risultati dei controlli effettuati invece dal Letterie e Puzigaca che come il Golan si possono vantare di aver riportato in letteratura scientifica risultati controllati ( Trials controllati ) e non soltanto descrittivi .
La presente trattazione ( Tesi di laurea ) con arguzia analitica in Tab.IV e V effettua una valutazione comparativa inferenziale dei risultati riportati in letteratura scientifica dal Perl \ Marquez e dal Maheux che utilizzano il triptorelin e buserelin per la terapia della leiomiomatosi uterina delle loro pazienti , del Golan che utilizza il triptorelin nella formulazione Long - acting , del Letterie che utilizza il gonadorelin , del Costantini che utilizza il Goserelin per il trattamento delle sue pazienti affette da FIBROSI UTERINA ed i risultati dei controlli riportati dal Puzigaca .
Tale verifica analitica inferenziale ha evidenziato differenze statisticamente significative tra i risultati ( P<0.05) a dimostrazione della inequivocabile EFFICACIA CLINICA di tutti i farmaci sperimentati e testati per la terapia della Fibromiomatosi uterina .
La incontrastabile efficacia clinica di tali recettori LH- RH agonisti viene infine avvalorata con i risultati riportati dal candidato con la presente relazione di tesidi laurea con le Tab. VI e VII .
In tabella VI infatti possiamo evidenziare come non esistono differenze statisticamente significative tra i risultati ( P value = 0.06 : > 0.05) clinico-terapeutici, tra l’altro tutti positivi , riportati per la cura conservativa della Leiomiomatosi uterina e Fibrosi uterina con recettori LH-RH agonisti dal Perl con triptorelin , Maheux col buserelin , dal Golan con Triptorelin Long - Acting , dal letterie con Gonadorelin e dal Costantini con Goserelin (Fibrosi uterina quest’ultimo ... nota bene ) .
Invece come per le Tab IV e V anche dalla Tab VII si estrapola che tali trattamenti sono dotati di elevata efficacia clinica in quanto i risultati con essi ottenuti sono statisticamente differenti in maniera significativa (P value <0.01 ) anche quando confrontati con i controlli ovvero controllati con i risultati dei controlli riportati dal Letterie col suo lavoro come per il confronto effettuato sui risultati di controllo del Puzigaca.
- CONCLUSIONI
In conclusioni possiamo affermare che con tale tesi si è potuto ampiamente ed incontrastabilmente dimostrare con rigorosa diligenza scientifica e perizia analitica che i più comunemente utilizzati farmaci Lh-Rh agonisti recettori per il trattamento della Leiomiomatosi Uterina sono dotati di inopinabile efficacia clinica e pertanto svolgono un ruolo determinante nella terapia dell’affezione oggetto di studio .
Per LOGICA proprietà transitiva se ne deduce che anche i recettori Lh-Rh agonisti , a cui essi si legano per esplicare la loro azione terapeutica ( farmacodinamica ) , svolgono un ruolo CHIAVE nella fisiopatologiae nella clinica della malattia oggetto della presente trattazione .
I risultati riportati dalla letteratura scientifica oggetto di reviewdella presente trattazione e dunque i risultati degli autori citati in bibliografia , nonché i risultati ottenuti con la presente elaborazione ( TRIAL controllato in fase III) che si distingue per la sua accuratezza metodologica scientifica programmata logisticamente per esercitare una diligente e logica analisi inferenziale dei risultati , sono di certo e rilevante valore scientifico e pertanto come tali degni di elogio scientifico e MERITEVOLI di considerazione CLINICA .
In sintesi con tali risultati a conclusione dei lavori possiamo affermare con certezza scientifica e clinica che gli LH-Rh agonisti recettori vanno considerati quale valida ed efficace alternativa terapeutica alla CHIRURGIA della Leiomiomatosi Uterina soprattutto quando si tratta di donne in età fertile onde non compromettere permanentemente la EFFICIENZA a procrearedella paziente .
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Napoli 2005
Dr. Alessandro Finelli MD - PhD
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Se Tutti fossero pazzi, non esisterebbero i pazzi
se tutti fossero savi , non esisterebbero i SAVI
Giordano Bruno - Il Candelaio